Il tedoforo olimpico romagnolo William Palamara ha corso per i bambini con il diabete

L'atleta 36enne ha fatto parte il 5 gennaio della staffetta per le strade di Suwon in Corea del Sud. Ora ha iniziato un percorso di testimonianza dall'ospedale di Forlì

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L’atleta romagnolo 36enne William Palamara il 5 gennaio ha corso la staffetta per le strade di Suwon in Corea del Sud; è stato il secondo italiano ad accendere la Torcia Olimpica,m selezionato perché definito un “dreamer”. Il suo è il sogno di una vita. Dall’età di 12 anni ha il diabete. Con la torcia accesa in mano e la voce un po’ strozzata dall’emozione ha gridato in inglese di essere lì per sostenere i diabetici, grandi e piccoli, di tutto il mondo, incitandoli a non smettere di seguire i propri sogni. Un messagio visto e ascoltato in diretta streaming in tutto il mondo. Tornato in Romagna con la torcia, William ha iniziato lunedì 15 gennaio dalla Diabetologia dell’ospedale di Forlì un percorso di testimonianza e di sostegno ai diabetici.

A un mese dalle Olimpiadi Invernali di PyeongChang, 19 italiani sono rientrati dalla Corea del Sud, dove il 5 e il 6 gennaio hanno rappresentato l’Italia portando la Torcia Olimpica. Diciannove tedofori italiani su 7.500 selezionati nel mondo. Tra questi il romagnolo William Palamara, 36enne, che il 5 gennaio ha corso la staffetta per le strade della città di Suwon in Corea del Sud. William, che è stato il secondo italiano ad accendere la Torcia Olimpica, era stato selezionato perché definito un “dreamer”. Il suo è il sogno di una vita. Dall’età di 12 anni ha il diabete, una malattia dalla quale non si guarisce. Impegnato da anni nel volontariato con l’associazione Diabete Romagna Onlus nel sostenere chi come lui ogni giorno vive con questa patologia e organizzatore insieme a centinaia di volontari dell’evento sportivo solidale “Diabetes Marathon” che si svolgerà anche quest’anno il 15 aprile a Forlì (www.diabetesmarathon.it) per sostenere i bambini con diabete.

“Sapevo di essere in diretta mondiale sui canali Youtube dell’organizzazione olimpica – dice Palamara -; ero lì per comunicare un messaggio importante e con la torcia accesa in mano e la voce un po’ strozzata dall’emozione ho gridato: ‘This torch is for diabetic people and diabetic children in the world. Don’t stop to follow your dreams’. Un messaggio detto volutamente in inglese perché potesse essere compreso non solo dai 5 milioni di italiani con diabete come me, ma in tutto il mondo, a partire da quelle tante persone coreane che mi stavano incitando a pochi metri di distanza. Ho dedicato la torcia alle persone e ai bambini con diabete ed ora che sono rientrato in Italia con la torcia – aggiunge William -, voglio che siano proprio tutti loro a poterla vedere e toccare con mano. Da oggi inizia il vero percorso di testimonianza del tedoforo”.

Lunedì 15 gennaio William ha proprio voluto iniziare il suo percorso di testimonianza dal reparto di Diabetologia dell’ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì, dove tutto ebbe inizio in un giorno di fine dicembre del 1993, quando gli venne diagnosticato il diabete. Il prossimo obiettivo sarà incontrare tutti quei bambini ai quali ogni anno è dedicato l’evento Diabetes Marathon, che si svolgerà il 15 aprile e per il quale sono già aperte le iscrizioni e che ogni anno raccoglie migliaia di persone da tutta Italia per camminare e correre in solidarietà.

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