Indotto da 4 miliardi riqualificando il 10% del patrimonio immobiliare dell’Emilia-Romagna

Le linee guida di Build Lab: risparmi energetici per 88 milioni l’anno e 31 mila posti di lavoro sono le ricadute possibili di un’innovazione di sistema che coinvolge gli operatori della filiera edilizia

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Si potrebbe creare un indotto da 3,9 miliardi di euro, occupando circa 31mila persone e ottenendo risparmi energetici per circa 88,3 milioni di euro all’anno riqualificando il 10% degli edifici costruiti in Emilia-Romagna prima del 1980 corrispondenti a circa 124 milioni di metri quadrati in totale. Build Lab, Laboratorio di Innovazione e Finanza per l’Edilizia Sostenibile dell’Emilia-Romagna, coordinato da ASTER, la società regionale per l’innovazione e la ricerca industriale, e Nomisma, ha elaborato delle linee guida per supportare la ripresa del mercato e allargare la scala e la portata della riqualificazione del patrimonio costruito: fondamentale è rivedere le modalità con cui i progetti di riqualificazione vengono elaborati, valutati e finanziati. I risultati delle attività di Build Lab sono stati presentati giovedì 15 febbraio al MAST di Bologna.

Riqualificando il 10% degli edifici costruiti in Emilia-Romagna prima del 1980 (124 milioni di metri quadrati in totale) si potrebbe creare un indotto da 3,9 miliardi di euro, occupando circa 31mila persone e ottenendo risparmi energetici per circa 88,3 milioni di euro all’anno. Raggiungere questi target non è affatto scontato, se si tengono in considerazione le molte barriere che sino ad ora hanno impedito al mercato della riqualificazione di crescere: un patrimonio abitativo fortemente frammentato, competenze tecniche poco integrate e quasi mai indirizzate agli obiettivi di finanziabilità dei progetti di riqualificazione, una scarsa propensione all’investimento e la percezione di rischio da parte dei soggetti finanziatori. Per supportare la ripresa del mercato e allargare la scala e la portata della riqualificazione del patrimonio costruito è fondamentale rivedere le modalità con cui i progetti di riqualificazione vengono elaborati, valutati e finanziati.

Build Lab, Laboratorio di Innovazione e Finanza per l’Edilizia Sostenibile dell’Emilia-Romagna, coordinato da ASTER, la società regionale per l’innovazione e la ricerca industriale, e Nomisma, ha provato a rispondere a questo bisogno di riorganizzazione del mercato elaborando un set di linee guida per imprese, progettisti, banche e istituzioni coinvolte nel processo di riqualificazione edilizia. I risultati delle attività di Build Lab sono stati presentati giovedì 15 febbraio al MAST di Bologna, durante il convegno “Financing Platforms in Actions – the tools and practices to increase financing for energy efficiency”. Obiettivo del progetto, lanciato lo scorso anno, è favorire la finanziabilità di progetti di riqualificazione profonda degli edifici. In Build Lab sono stati coinvolti, sotto il coordinamento di Nomisma, tutti gli operatori della filiera delle riqualificazioni edilizie (banche, costruttori, istituzioni, associazioni di categoria) e attraverso l’analisi di tre casi pilota promossi da ACER Ferrara, Legacoop Emilia-Romagna e ASPPI Bologna.

Le proposte elaborate identificano regole di trasparenza, affidabilità ed efficienza per ciascun soggetto coinvolto nel processo di riqualificazione. In primis, la riduzione dei tempi e dei costi delle progettazioni risulta fondamentale per accelerare una vera e propria industrializzazione del mercato: i tempi di presentazione del progetto non dovrebbero quindi superare i 15 giorni, mentre progettista e impresa dovrebbero invece definire chiaramente costi e tempi per la realizzazione del progetto e l’impresa incaricata dell’esecuzione dei lavori dovrebbe infine sottoscrivere un contratto con garanzia di risultato in termini di miglioramento delle “prestazioni energetiche” dell’edificio. D’altra parte, i finanziatori dovrebbero accorciare i tempi per l’erogazione dei finanziamenti, deliberando entro 30 giorni dal ricevimento del progetto e anticipando oneri e condizioni di finanziamento. Per supportare l’elaborazione di progetti facilmente bancabili, Build Lab identifica inoltre criteri standard di ammissibilità dei progetti come, ad esempio, il raggiungimento di almeno un 35% di risparmio energetico, un investimento pari ad almeno 150 euro al metro quadrato per evitare che l’investimento si trasformi in sussidio ad interventi minoritari e un tempo di rientro dell’investimento di al massimo 12 anni: senza il raggiungimento di queste condizioni di base, molto difficilmente un istituto finanziario prenderà in considerazione il progetto per un finanziamento.

La Regione Emilia-Romagna è in questo contesto il soggetto che può fissare le regole per accelerare lo sviluppo e la replicazione di progetti orientati ad una riqualificazione profonda, efficace ed economicamente sostenibile. La finanza pubblica avrebbe quindi la funzione di leva per l’attivazione di investimenti più consistenti da parte dei privati e di garanzia necessaria alla riduzione del rischio di investimento e allo sblocco di interventi che presentano maggiore complessità operativa (vincoli storico-artistici, vulnerabilità sismica e stato di profondo degrado) o una più alta rischiosità (incapienza, morosità).

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