Politica. Lista Civica ForlìSiCura accusa il PD forlivese di non accettare la sconfitta

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In una nota Lista Civica ForlìSiCura afferma la convinzione che le condizioni per rilanciare Forlì “città imballata da burocrazia e progetti inutili sono concretizzabili, ma questo può avvenire solamente attraverso la volontà dei cittadini il prossimo maggio, quando si andrà alle elezioni comunali. Il sindaco Drei e la sua giunta dovrebbero accettare la sconfitta, oltre ad ammettere di non aver curato gli interessi dei cittadini”.

“Il 26 aprile ha tracciato una linea indelebile su alleanze usurate – dichiara Mario Peruzzini, Capogruppo ‘Forlì SiCura’ -. Un partito distratto, confuso proteso a leccarsi le ferite elettorali ma tronfio della sua ormai risicata maggioranza consiliare. Una pseudo civica dove si celano microrganismi di partiti tra nostalgici, scomparsi e qualche vecchio soldato convinto che la guerra dipenda da lui, incapace di rassegnarsi al fallimento di consensi, affannato nella disperata ricerca di ‘amici o amiche’ abiurando ideali nel peregrino tentativo di ‘continuare a galleggiare’, per poi attaccarsi a qualche barcone di comodo. Questa la presunta maggioranza, condita anche da un annoiato esiliato che continua a votare come i suoi ex compagni, più per induzione che per convinzione. Siamo al Liberi Tutti – Tutti liberi da relazioni forzate e dalla condizione di sostenere progetti reciproci. Drei fatica a trovare lembi di tempo per dialogare con noi, preso dalla fitta agenda di rincorsa ad apparire e presenziare qualsiasi cosa. Vigile solo al PD che vorrebbe gestire la partita da solo, tant’è che poco prima di quel Consiglio, Drei si incontra e dialoga solo con loro. Queste sono le sue priorità. Oggi di comune, in comune, non c’è più nulla. Drei in consiglio non ci ha rassicurato, anzi, per la sicurezza dei cittadini non è una sua priorità, ancora promesse: ‘alla prossima variazione di bilancio’, ‘con i proventi delle concessioni edilizie’. Dimentica le intese, che la sicurezza dei cittadini era una necessità e ripartiva con questi avanzi”.

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