Cultura. Conversazione sul patrimonio ceramico forlivese sabato 26 a Palazzo Romagnoli

Alle ore 17 incontro con Elisabetta Alpi e Flora Fiorini

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A Forlì, nel 1927, durante i lavori di sistemazione della casa del Dott. Pio di Luigi Pantaleoni, venne alla luce una grande quantità di ceramiche medievali fra le quali, per particolarità della forma, spicca un piccolo gruppo di saliere figurate che sono al centro della conversazione con Elisabetta Alpi e Flora Fiorini, in programma sabato 26 maggio, alle ore 17, a Palazzo Romagnoli.

Le saliere sono oggetti legati indissolubilmente al loro contenuto, il sale: chiamato anche “oro bianco”, a sottolineare il valore economico che veniva attribuito a questo composto cristallino. L’uso del sale da parte dell’uomo ha origini antichissime; inizialmente era impiegato come principale conservante dei prodotti alimentari, ma il cambiamento del “gusto” lo rese indispensabile per dare “sapore”, introducendolo nella preparazione e nella cottura dei cibi.
Le saliere, grazie al loro prezioso contenuto, assunsero nel Medioevo e nel Rinascimento una grande valenza simbolica; la loro dimensione o il loro numero nelle apparecchiature delle tavole era attestazione della ricchezza del proprietario. Nei banchetti la saliera divenne non solo un indicatore dell’importanza della famiglia ma un simbolo, che condizionò anche la disposizione dei convitati alla tavola.
Le saliere sono state realizzate avvalendosi di diversi tipi di materiale, dai metalli preziosi sino al vetro e alla ceramica. In ceramica, per meglio aderire alle mode, le saliere si sono evolute e alle forme più semplici si affiancano quindi manufatti più raffinati, realizzati impiegando delle elaborate tecniche di lavorazione, che permettevano al ceramista di esprimere al meglio la sua arte.

Elisabetta Alpi (Associazione Amici della Ceramica di Faenza) e Flora Fiorini (Servizio Cultura e Musei del Comune di Forlì) approfondiranno questo interessante aspetto della storia forlivese con il pubblico di Palazzo Romagnoli sabato 26 maggio alle 17.

Ingresso libero.

Per informazioni: Servizio Cultura e Musei, tel. 0543 712627, musei@comune.forli.fc.it
www.cultura.comune.forli.fc.it 

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