Mostre. Al Teaching Hub di Forlì inaugura l’esposizione “La Musica dell’Inchiostro”

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Il duo chitarra/violoncello dei musicisti Paolo Benedetti e Gionata Costa accompagnerà la performance dei maestri calligrfi Luo Qi e Silvio Ferragina l’8 maggio alle 18, nel Campus di Forlì dell’Università di Bologna, al Teaching Hub. Curata dalla prof.ssa Adriana Iezzi, con la collaborazione della prof.ssa Motoko Ueyama, la mostra è organizzata dal Dipartimento di Interpretazione e Traduzione, per offrire allo spettatore la possibilità di intraprendere un viaggio alla scoperta dell’antica arte della calligrafia cinese e del suo legame con la musica. 

Per la prima volta, nella città di Forlì, vengono esposte le opere di due tra i più importanti maestri calligrafi a livello mondiale, con la presentazione di una serie inedita di opere calligraficomusicali in forma di lunghi pannelli che ricoprono le pareti dell’androne principale del Teaching Hub, nel moderno campus di Forlì, in un’avvolgente e coinvolgente melodia di segni.

Luo Qi presenta una serie dal titolo La musica dell’inchiostro – Melodie silenti in cui, prendendo spunto da famose canzoni italiane, come “O sole mio” e “Volare”, e da arie di opere liriche come “Rigoletto” e “La traviata”, traduce queste melodie in una concatenazione di segni calligrafici ispirati al più antico sistema di notazione musicale cinese, risalente al X secolo e costituito da antichi caratteri, con forti richiami all’arte astratta e all’arte naif occidentale.

Silvio Ferragina presenta, invece, una serie intitolata Ink – CHING: Musicalligraphy Divinations, in cui fa esplicito riferimento al più antico testo sapienziale cinese, l’I-Ching, e traduce otto dei suoi esagrammi in note musicali riportate su un pentagramma. Passando attraverso i caratteri che identificano ciascuno degli otto esagrammi prescelti, l’artista trasforma in note i tratti che compongono questi caratteri e lo fa servendosi di un sofisticato sistema matematico da lui stesso ideato. Riporta poi queste note su dei pentagrammi e le esegue in forma musicale, una musica che il pubblico può ascoltare tramite dei QR code associati a ciascuna opera. In queste originali sinfonie a inchiostro, Luo Qi e Silvio Ferragina riescono dunque a rappresentare in l’armonioso incontro tra Oriente e Occidente, dialogando in uno spazio vocato “risonante di cultura” come l’Università di Bologna.

La calligrafia in Cina è sempre stata la “Regina delle arti”, e questo perché è legata a un sistema di scrittura come quello cinese in cui ogni carattere è sì una parola ma è anche un “disegno” che si presta facilmente alla manipolazione artistica. La calligrafia è poi da sempre stata paragonata/assimilata alla musica, essendo “un’arte silenziosa dall’impareggiabile armonia musicale”, un’armonia che deriva dal “ritmo” delle sue liee tracciate con il pennello.

Nella contemporaneità sono molti gli artisti che cercano di reinterpretare gli stilemi della calligrafia cinese tradizionale per dare vita a forme artistiche nuove e originali, lasciando spesso influenzare dall’arte occidentale. Luo Qi e Silvio Ferragina sono esimi rappresentanti di questo modo di operare e partono proprio dalla riflessione sulla continuità tra calligrafia e musica per creare opere calligrafiche moderne.

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