Resistenza. L’Anpi “riconquista” Predappio: rinasce la sezione nella città natale di Mussolini

Riaperta dopo i dissidi interni legati al referendum costituzionale proposto da Matteo Renzi. Il presidente provinciale Gori: "Città con una carica simbolica micidiale e non avere una sede proprio lì era una cosa che non mi piaceva"

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I valori dell’antifascismo e della difesa della Costituzione ‘riconquistano’ Predappio grazie ad una vera e propria rinascita della sezione Anpi nella cittadina che ha visto nascere Benito Mussolini. Puo’ sembrare un controsenso ma invece, da quest’anno, il Comune sull’appennino forlivese torna ad avere una sezione Anpi, dopo due anni di assenza. L’associazione “si era dissolta per dissidi interni relativi al referendum costituzionale proposto da Matteo Renzi”, spiega Gianfranco Miro Gori, presidente provinciale Anpi. 

Da piu’ di 20 iscritti si era arrivati a meno di una decina, e per questo Predappio aveva perso la sua rappresentanza perche’ “per costituire una sezione servono almeno 20 tesserati”. Oggi, pero’, gli iscritti sono risaliti a 23. “Predappio ha una carica simbolica micidiale e non avere una sede proprio li’ era una cosa che non mi piaceva”, continua Miro Gori.
Tant’e’ vero che lo scorso 28 ottobre l’Anpi comunale, provinciale e nazionale avevano deciso di salire sul palco alla manifestazione antifascista che quel giorno si ‘opponeva’ a quella dei nostalgici del Duce e del fascismo che commemoravano la Marcia su Roma. “Un segnale per dare un senso di appartenenza partigiana anche in una citta’ come Predappio”, spiega Miro Gori.
In quell’occasione l’Anpi voleva cercare di ‘bloccare’ la parata in ricordo di Benito Mussolini. Un tentativo fallito perche’ piu’ di 2.000 persone hanno ‘reso omaggio’ al Duce, tra cui anche la candidata sindaca di Budrio, Selene Ticchi, che indossava una maglietta in cui paragonava il campo di concentramento di Auschwitz ad un parco divertimenti.

Predappio e’ “una cittadina che sta vivendo con una certa difficolta’ tutta questa situazione, avere tutti gli anni questi fascisti che manifestano e che vanno alla tomba del Duce non deve essere facile”, dice Miro Gori. Ma allo stesso tempo, per il segretario provinciale Anpi sono proprio questi fenomeni “che creano gli anticorpi verso certi atteggiamenti inducendo molti a confluire di nuovo verso l’Anpi”.

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