Rinaldini presenta il programma: abbiamo un sogno, cambiare Forlì. E con noi il Comune di Forlì sarà finalmente dalla parte degli alluvionati foto

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Graziano Rinaldini e la sua coalizione di centrosinistra hanno presentato il loro programma “Forlì Sarà” questa mattina, 4 maggio, presso il chiosco del Parco della Resistenza che guarda all’ingresso di via Spazzoli. Un programma corposo in 21 punti ed enne pagine, che qualcuno ha subito ribattezzato “il libro dei sogni”. A questa punzecchiatura polemica Rinaldini ha subito risposto: “Ci accusano di avere scritto il libro dei sogni. È vero, perché noi abbiamo un sogno: quello di cambiare Forlì”. Per poi aggiungere: “Nella mia vita ho sognato tanto e realizzato molto. Cambiare Forlì è uno di quei sogni che si possono realizzare.”

Coalizione Rinaldini

Ma vediamo i punti del programma, frutto di un lungo lavoro di confronto fra partiti e con realtà civiche, associazioni, cittadini. Un lavoro prima portato avanti a tre (Pd, M5S e Alleanza Verdi Sinistra) e poi a quattro (con RinnoviAmo Forlì). Quello nero su bianco che è stampato e scaricabile online (www.grazianorinaldini.it), presentato in mattinata, è stato sottoscritto da tutti e con questo le 4 liste che sostengono Rinaldini vogliono costruire un’alternativa radicale all’amministrazione di destra-centro di Zattini.

Creta e Basir
Alessandro Gasperini
Eros Brunelli

Tutte le forze in campo oggi hanno presentato alcuni punti del programma. Maria Grazia Creta (Alleanza Verdi Sinistra) ha parlato di transizione ecologica, energie rinnovabili, consumo di suolo e mobilità sostenibile. Milad Basir (Alleanza Verdi Sinistra) ha parlato di pace, immigrati, diritti, integrazione, città aperta e inclusiva. Alessandro Gasperini (PD) ha illustrato di punti della città educante, del benessere e dello sport, della cultura e del turismo. Eros Brunelli (M5S) ha sottolineato l’importanza di una nuova politica per l’ambiente, l’energia rinnovabile, i rifiuti e l’obiettivo di chiudere l’inceneritore entro il 2027. E ancora di partecipazione e quartieri.

Elisa Zecchini (RinnoviAmo Forlì) ha toccato i temi economici e della coesione sociale funzionale a raggiungere maggiore sicurezza. E ancora ha parlato di digitalizzazione, città smart e opportunità per i giovani. Federico Morgagni (indipendente nella lista PD) ha illustrato le proposte della coalizione per il welfare, la salute pubblica, l’ospedale e la sanità territoriale. E per una Forlì che torni protagonista nel rapporto con gli altri comuni e in Romagna, uscendo dall’isolamento a cui l’ha costretta la destra.

Elisa Zecchini
Federico Morgagni

Il candidato sindaco Graziano Rinaldini ha tenuto per sé le conclusioni, spiegando quali sono i suoi sogni realizzabili. Il primo sogno è collegato a un incubo: quello dell’alluvione. Un incubo reso più pesante dalla pessima gestione della crisi da parte della giunta Zattini, è stato detto a più riprese. “Dopo l’alluvione il mio sogno è che ci sia finalmente un piano di adattamento della città ai cambiamenti climatici, perché così non va bene. Ci vuole meno cemento e una città più permeabile per far defluire l’acqua che cade” ha spiegato Rinaldini, che ha aggiunto altri punti importanti in questo ambito: “A Forlì serve un nuovo sistema fognario, serve un nuovo Piano della protezione civile aderente alla nuova realtà, e serve un sistema di allarme moderno, che sia veramente utile ai cittadini.”

Poi l’affondo. “Serve un Comune di Forlì che si schieri finalmente dalla parte degli alluvionati, non è possibile che non l’abbia ancora fatto. Per questo creeremo un Assessorato alla ricostruzione e un Tavolo permanente di confronto sulla ricostruzione. Questi non sono sogni, sono cose che si possono fare, ma loro non le hanno volute fare, né hanno voluto ascoltare chi le chiedeva.”

Il candidato del centrosinistra ha poi parlato del Centro Storico – “negozi chiusi, incuria e sporcizia ovunque, insicurezza” – e fatto l’esempio del Mercato delle Erbe: “È mai possibile che i cancelli chiudano alle 14?! Queste sono vessazioni nei confronti dei commercianti, che infatti a certe condizioni non investono lì. Andate a fare un giro da quelle parti e sentite cosa raccontano i commercianti della zona.”

Facendo riferimento ai lavori pubblici iniziati e non finiti o fatti male, Graziano Rinaldini ha citato l’esempio di Via Oberdan “dove il marciapiede appena rifatto è già pieno di buche” oppure del Palazzo dei Servizi Sociali appena inaugurato e “già in stato pietoso”. Mentre i parchi pubblici alluvionati sono ancora in condizioni pessime, definite da Rinaldini “vergognose”.

Sul Centro Storico, Rinaldini ha proposto una riqualificazione e rivitalizzazione che punti via per via, rione per rione a valorizzare le singole vocazioni e a riqualificare anche il patrimonio urbanistico. Inoltre ha aggiunto che occorre potenziare i parcheggi scambiatori fuori dal centro per alleggerire il centro di auto e per riservare così una certa quota di parcheggi ai residenti.

Infine sulla polemica di queste ultime settimane sulla pianificazione urbanistica e i nuovi insediamenti, legate anche a scelte del passato dello stesso centrosinistra, Rinaldini ha tagliato corto: “Quelle sono scelte del passato che rispondevano a esigenze del passato. Oggi c’è bisogno di scelte nuove. Cambiare si può e si deve. Perché il centrodestra al governo non ha fatto il PUG? Hanno sbagliato a non farlo, e forse non l’hanno fatto perché gli andavano bene le vecchie scelte. Quindi la smettano con questa storia che l’hanno fatto quelli di prima. Il centrodestra poteva scegliere un’altra strada e non l’ha fatto. Lo faremo noi.”

Graziano Rinaldini

FORLÌ SARÀ: la giunta Zattini ha reso irrilevante Forlì nel contesto romagnolo, chiudendola in un isolamento asfittico. Forlì non può essere la cenerentola del sistema Romagna

L’introduzione di Graziano Rinaldini al programma della coalizione di centrosinistra.

 

Forlì ha bisogno di riprendere coscienza delle grandi potenzialità di cui dispone, di realizzare una visione positiva del proprio futuro nel contesto romagnolo, di credere possibile il materializzarsi di sogni che si devono trasformare in progetti concreti che riguardano l’ambiente, la tutela del territorio, il clima, la cultura del lavoro, l’economia sostenibile, le culture e i contenitori culturali, i diritti sociali e civili che rendano migliore la vita dei suoi cittadini e delle sue cittadine.

Forlì deve uscire dall’isolamento in cui l’attuale amministrazione l’ha confinata, isolata e chiusa nei suoi cerchi magici e nella ripetizione di schemi e personaggi desueti, che hanno preso dalla città progetti e risorse esistenti senza dare, senza valorizzare la sua linfa vitale né lavorare per un profondo rinnovamento sociale, culturale ed economico che ricollochi la città nella sua dimensione di capoluogo aperta alle contaminazioni e agli scambi di quella rete civica che crea, diffonde, e tutela beni comuni.

Forlì deve rinascere, in particolare le zone alluvionate tradite da questa amministrazione e dal Governo Nazionale nelle promesse, con il contributo dei quartieri e dei cittadini che sono i veri protagonisti della voglia e della determinazione di ricominciare una vita normale senza la paura di eventi climatici che purtroppo sono diventati un monito severo contro i negazionisti.

La giunta Zattini ha reso irrilevante Forlì nel contesto romagnolo, chiudendola in un isolamento asfittico. Forlì non può essere la cenerentola del sistema Romagna.

Forlì è una città ricca di valori associativi, comunitari e storico culturali che affondano le proprie radici in storie importanti e guardano con speranza al futuro nonostante le incertezze e le difficoltà economico-sociali, ambientali-climatiche, sanitarie e di conflitti internazionali. La società forlivese è attraversata da paure e incertezze ferita dalla crisi economica, dal covid e dai tagli della spesa sanitaria e sociale, dai tagli ai comuni, dalla crescita delle disuguaglianze.

Le risposte non si trovano però soffiando sulle paure, agitando i problemi e inventando impraticabili scorciatoie. Si trovano con l’analisi della realtà, trovando soluzioni politiche credibili, competenti e responsabili senza trascurare il radicale cambiamento demografico, sociale, culturale e di sensibilità avvenuto in questi anni, senza temere le complessità vecchie e nuove ben sapendo invece che a destra tenteranno di semplificare ogni passaggio della realtà.

Questo programma descrive una nostra idea di città futura, che dovrà essere arricchito da un grande impegno di ascolto dei cittadini organizzati in associazioni culturali, imprenditoriali e di volontariato, dei quartieri e di chiunque vorrà in modo pragmatico e propositivo contribuire a superare le criticità consolidate negli ultimi decenni.

Esso si colloca nel più grande quadro delle trasformazioni della politica democratica. La qualità, la pertinenza e l’efficacia delle politiche dipendono dall’ampia partecipazione che si saprà assicurare lungo il percorso, dalla prima elaborazione all’esecuzione. Con una maggior partecipazione sarà possibile aumentare la fiducia nel risultato finale e nelle istituzioni. Passare insomma da un modello di government a governance, che con l’aiuto della Digital Trasformation, rappresenta la risposta delle istituzioni alla crescente domanda di trasparenza e di apertura all’operato pubblico.

Queste parole sono intenti, tracce scritte di quanto raccolto negli incontri con molte e molti di voi, frutto di ore di ascolto, dialogo, partecipazione e, perché no, anche discussioni, che hanno però sempre trovato sintesi e sorrisi come conclusione.

Tuttavia il nostro progetto di città ha la necessità di uscire da queste pagine e di tornare a essere un’idea condivisa che ciascun cittadino e ciascuna cittadina porti avanti, perché la nostra comunità si dimostri ancora una volta la forza catalizzatrice di novità, miglioramento, benessere condiviso. Perché la Forlì che sarà inizi adesso, insieme.

Graziano Rinaldini

LA SINTESI DEL PROGRAMMA ELETTORALE DI GRAZIANO RINALDINI “FORLÌ SARÀ”

Forlì deve riscoprire le sue potenzialità, abbracciando una visione positiva del futuro e trasformando sogni in progetti concreti. L’attuale amministrazione ha confinato la città in un isolamento asfittico, serve ora un profondo rinnovamento sociale, culturale ed economico. Dobbiamo coinvolgere attivamente i cittadini e le associazioni nella costruzione del futuro della città, superando le difficoltà economiche, sociali, ambientali e sanitarie. Proponiamo un approccio democratico e partecipativo, con un passaggio da un modello di governo a una governance del territorio, supportati anche dalla trasformazione digitale. Invitiamo ogni cittadino a contribuire attivamente alla realizzazione di un futuro migliore per Forlì, affrontando insieme le sfide e promuovendo il benessere condiviso.

L’alluvione del maggio 2023, causata dalla crisi climatica, ha colpito duramente Forlì, lasciando quartieri in difficoltà e cittadini ancora nelle grinfie del disagio e della paura. La solidarietà deve tradursi in azioni tangibili. È urgente un piano di adattamento al cambiamento climatico, includendo nuove infrastrutture di protezione. I piani di protezione civile richiedono una revisione approfondita e maggiore supporto finanziario. Il Comune deve difendere energicamente i diritti delle vittime presso le istituzioni, risolvendo lacune nelle ordinanze. Una mappatura dettagliata dei danni è essenziale per la pianificazione degli interventi. La ricostruzione deve mirare a una trasformazione delle aree coinvolte, evitando spopolamento e degrado. È necessario modernizzare il sistema fognario per resistere agli eventi climatici estremi. Si propone un Assessorato alla ricostruzione e un tavolo permanente per il monitoraggio delle azioni e il coinvolgimento delle parti interessate.

Dobbiamo affrontare la crisi climatica nei prossimi cinque anni a tutti i livelli, dall’Europa al livello comunale. Sottolineiamo l’importanza di riconoscere l’emergenza climatica e di seguire le indicazioni scientifiche per una transizione ecologica efficace. A Forlì, proponiamo una serie di obiettivi per realizzare una vera transizione ecologica, tra cui ridurre i consumi e le emissioni, promuovere energie pulite e fermare la cementificazione del suolo. Evidenziamo l’importanza di coinvolgere attivamente la comunità locale e di attuare politiche urbane innovative per raggiungere una maggiore sostenibilità energetica e abitativa. Si propone inoltre di migliorare la gestione dei rifiuti, riducendo la produzione complessiva e promuovendo il riciclo, con l’obiettivo di ridurre l’uso dell’inceneritore e di eliminare l’importazione di rifiuti provenienti da fuori.

Evidenziamo l’importanza di adattare i servizi alle nuove esigenze dei cittadini, coinvolgendo enti locali, aziende sanitarie, associazioni, e altri soggetti. Sottolineiamo la necessità di considerare i profondi cambiamenti sociali, demografici e culturali intervenuti negli ultimi anni per guidare scelte adeguate.

Nel settore della sanità, ribadiamo l’importanza del Sistema Sanitario Nazionale pubblico e universalistico, evidenziamo la necessità di potenziare il Pronto Soccorso, l’assistenza territoriale e la prevenzione dei disturbi di salute mentale. Proponiamo anche di potenziare il servizio di Telemedicina e Telesoccorso, oltre a garantire migliori condizioni lavorative per medici e infermieri.

Per quanto riguarda il tema casa a Forlì, evidenziamo una crescente emergenza abitativa. Proponiamo soluzioni come l’housing sociale e l’abitare solidale per rispondere alle esigenze di diverse fasce di popolazione, compresi anziani, studenti e famiglie. Suggeriamo di incentivare la disponibilità di alloggi privati a canoni calmierati e di sfruttare il patrimonio edilizio inutilizzato.

Sottolineiamo l’importanza di favorire l’inclusione sociale e di attivare misure a sostegno delle persone con fragilità, anziani e persone con disabilità.

Dobbiamo affrontare la necessità di un cambiamento nella mobilità urbana di Forlì, proponendo soluzioni per ridurre l’uso dell’automobile e favorendo mezzi di trasporto più sostenibili. Suggeriamo la creazione di parcheggi scambiatori ai margini del centro, collegati con trasporto pubblico locale, bike sharing e stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Riteniamo prioritaria la difesa degli utenti più vulnerabili, come bambini, pedoni e ciclisti, e proponiamo una gerarchia delle strade che favorisca spazi a traffico calmo e zone sicure intorno alle scuole.

Forlì ha una lunga storia di politiche educative incentrate sul dialogo tra bambini, famiglie e Amministrazione. Adotteremo la prospettiva della “comunità educante”, coinvolgendo famiglie, scuole e soggetti pubblici e privati. Priorità includono l’ampliamento dei posti nido, coworking con asili nido, consolidamento delle scuole comunali.

La sicurezza è diventata una priorità per la città di Forlì, richiedendo un impegno deciso dell’amministrazione locale. Si mira a potenziare le forze dell’ordine tramite listituzione degli agenti di quartiere, incrementare la videosorveglianza nei parchi pubblici e sostenere gli operatori sociali di strada.

La coesione sociale è fondamentale per migliorare la fruibilità degli spazi pubblici e garantire decoro e sicurezza. Si propongono diverse misure per favorire l’inclusione delle comunità marginalizzate, tra cui l’incremento del personale presso il Centro Servizi per l’Integrazione, la collaborazione con l’Università di Bologna per la traduzione di documenti e la formazione linguistica, e l’istituzione di corsi di italiano per le madri straniere. Auspichiamo la concessione della cittadinanza onoraria ai minori stranieri nati in Italia da genitori regolarmente soggiornanti o che abbiano completato un ciclo di studi nel Paese.

È fondamentale posizionare lo sport al centro della città per promuovere il benessere fisico ed emotivo degli individui. Proponiamo di incentivare varie attività fisiche adatte a diverse fasce di età e livelli di abilità, fornendo spazi adeguati sia all’aperto che al chiuso. È cruciale investire nella manutenzione e nella costruzione di nuove strutture sportive, evitando di concentrare finanziamenti solo su pochi impianti di prestigio.

Proponiamo di ridefinire il sistema dei servizi culturali con un approccio di espansione, sostenibilità ed efficienza, includendo il restauro degli edifici e la valorizzazione del patrimonio esistente. Effettueremo una mappatura degli edifici culturali e una politica del personale adeguata. Avvieremo una riflessione sul contemporaneo e valorizzeremo gli spazi pubblici per l’espressione artistica.

Forlì, situata in un territorio che attrae flussi turistici sia marittimi che di entroterra, deve mirare a condividere obiettivi strategici con il territorio per lo sviluppo dell’offerta turistica locale. Organizzeremo eventi congressuali e progetteremo pacchetti di viaggio basati su itinerari tematici come arte, enogastronomia, sport e turismo religioso, differenziati per fasce di età e provenienza.

A Forlì, proponiamo la trasformazione della delega alle pari opportunità in una delega alla Parità di Genere e Tutela delle Differenze, guidata dal Sindaco e che coinvolga tutti i settori dell’Ente. Auspichiamo la creazione di un Piano per lUguaglianza, articolato in sei aree d’intervento, che includono formazione e lavoro, trasformazioni urbane inclusive e contrasto alla violenza di genere.

Le future amministrazioni devono educare i cittadini sui benefici della cittadinanza europea e promuovere la cooperazione internazionale, inclusa la cultura per la pace e i diritti umani. È essenziale ripristinare un Assessorato alla Pace e ai Diritti Umani e sostenere le organizzazioni esistenti per diffondere la nonviolenza e la cooperazione internazionale.

Le politiche giovanili richiedono una partecipazione attiva dei giovani stessi per comprendere e soddisfare le loro esigenze. Le nostre proposte includono il ripristino di un Assessorato specifico per le politiche giovanili, con un focus sull’arte giovanile e sulla creazione di reti culturali. È necessario affrontare la carenza di spazi adeguati, offrendo luoghi polifunzionali prenotabili digitalmente e regolamentandone l’uso libero.

Promuoviamo la partecipazione dei cittadini alle decisioni politiche e amministrative come elemento fondamentale della nostra proposta. Intendiamo attivare dinamiche di cittadinanza attiva attraverso politiche di prossimità e strumenti di coinvolgimento diretto dei cittadini nella definizione delle scelte. Proponiamo la valorizzazione dello strumento del bilancio partecipativo e la creazione di hub di quartiere come centri di socialità e integrazione ma anche come sedi distaccate di alcuni servizi comunali, per rendere listituzione più vicina ai cittadini.

Forlì ha abbandonato il ruolo di capoluogo ed è uscita dall’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese, mettendo in difficoltà i piccoli comuni e isolandosi a livello regionale. Per rilanciare la città, la governance comunale deve cambiare, assumendo un ruolo guida nella pianificazione e nella programmazione strategica e offrendo le sue risorse e competenze ai comuni circostanti, promuovendo la solidarietà e coordinando i progetti di livello nazionale ed europeo.

È cruciale superare il sovranismo municipalista e far ritornare Forlì il punto di riferimento e coordinamento del territorio. Metteremo in campo un maggiore impegno nelle conferenze socio-sanitarie e una guida nella gestione delle società partecipate. Forlì dovrebbe anche contribuire all’idea di una prospettiva romagnola più coesa, attraverso formule istituzionali come la provincia unica o una città metropolitana policentrica.

Forlì necessita di un forte sviluppo digitale per colmare il divario con altri comuni dell’Emilia-Romagna. La trasformazione in una smart city, basata sull’adozione di tecnologie innovative e una visione sistemica del territorio, è cruciale. Questo approccio favorisce politiche collaborative tra pubblico e privato per servizi più efficienti ed economici. Esempi includono lampade stradali intelligenti, trasporto pubblico monitorato, reti idriche e sensori di alluvione. Riteniamo poi la formazione digitale essenziale per il personale amministrativo e i cittadini, specialmente gli anziani.

Il centro storico di Forlì ha perso la sua vitalità economica, culturale e sociale, necessitando di una rinnovata pianificazione e di un coinvolgimento collettivo. La prossima Amministrazione deve focalizzarsi sul rilancio del centro, coinvolgendo residenti, esercenti, associazioni e istituzioni.

È cruciale una riqualificazione urbanistica, con l’identificazione di edifici inutilizzati per avviare piani di recupero incentivati pubblicamente e privatamente. Una collaborazione commerciale coordinata e l’istituzione di un consorzio possono promuovere un’offerta diversificata e di qualità. Gli spazi vuoti devono essere destinati a start-up, associazioni e artigiani, con incentivi fiscali.

Una programmazione culturale continua e diffusa è preferibile agli eventi spot costosi. Una governance partecipativa e una visione a lungo termine sono essenziali per riportare il centro storico di Forlì ad essere il cuore ed il biglietto da visita della città.

Il Programma completo è scaricabile sul sito www.grazianorinaldini.it

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